Mia cognata mi ha detto che il momento giusto per mettere l’apparecchio è quando sono spuntati tutti i denti permanenti”

“Il mio pediatra dice che non serve mettere l’apparecchio fino a che ci sono i denti da latte”

PRESTO è MEGLIO?

Molto spesso, ma non sempre.
Se ci accorgiamo che nostro figlio sta trotterellando giù dal marciapiede per attraversare una strada trafficata, non aspettiamo che scenda. Lo blocchiamo al volo il più presto possibile.
Allo stesso modo, se la bocca o il viso stanno crescendo male, non si aspetta che il difetto diventi troppo grande: si interviene appena si può.
RICORDA: Il viso e soprattutto la zona della bocca, raggiungono il 60% della dimensione adulta nei primi 3 anni di vita.

Quindi, cosa ha senso correggere presto?

Il morso crociato, un palato molto stretto, un morso inverso.
Inoltre, è FONDAMENTALE, occuparsi di tutte le funzioni alterate o scorrette: vanno valutati prestissimo i bambini che respirano con la bocca, usano ciuccio, dito, biberon, si mangiano le unghie, russano.
Tutti gli altri problemi devono essere valutati con attenzione, ma molto spesso possono aspettare.

“Ah, io a mio figlio non metto l’apparecchio fino a che non ha finito di crescere. Ho visto cosa è successo a mio nipote, 10 anni di apparecchio, da quando ne aveva sei! “

UN APPARECCHIO È PER SEMPRE?

No, solo per un periodo di tempo ben circoscritto, che dipende dal problema che si deve risolvere.

Un trattamento precoce, vale a dire effettuato sui denti da latte o in dentatura in fase di cambiamento, può durare da 6 mesi a un anno circa. Viene definito “intercettivo”, perché agisce prima che il problema sul quale interviene causi problemi maggiori. A fine percorso, può essere necessario che rimanga ancora in bocca senza più essere attivato per mantenere il risultato per un tempo circa uguale.

Un trattamento definitivo su dentatura permanente può durare da 12 a 30 mesi, a seconda dei problemi da risolvere. Una volta rimosso, si sostituisce l’apparecchio attivo con le CONTENZIONI, cioè degli apparecchi fissi o mobili che mantengono il risultato ottenuto nel tempo.

“Ma non è troppo presto mettere un apparecchio con i denti da latte? Non è che poi, quando spunteranno quelli nuovi, dobbiamo metterne un altro?”

DUE E’ MEGLIO CHE UNO?

Solo nella pubblicità funziona sempre.

In ortodonzia, a volte un solo trattamento può bastare. Una buona espansione a cinque anni di età può essere l’unico trattamento necessario in una bocca che si sviluppa correttamente perché ha un buon programma genetico e sane abitudini di vita. La stessa cosa vale per un trattamento ortodontico fisso prescritto correttamente e gestito con una buona collaborazione da parte del paziente.

Più spesso, in presenza di due o più problemi della bocca, può essere necessario affrontarli in due momenti diversi della crescita. Ci sarà quindi un trattamento intercettivo tra i 5 e gli 8 anni, per correggere problemi di sviluppo, e un trattamento ortodontico fisso tra i 12 e i 16 anni per risolvere denti storti e arcate non coordinate tra loro. In mezzo, ci sarà un periodo di tempo in cui l’ortodontista controlla periodicamente il paziente per sorvegliare crescita ed eruzione dei denti permanenti.

Tre regole generali per non sbagliare con tuo figlio:

  • ogni bocca è differente, perché ogni paziente è unico.
  • Serve un ortodontista preparato e competente per avere consigli adeguati
  • Esistono linee guida nazionali e internazionali che indicano i percorsi più efficaci di trattamento. Sono periodicamente aggiornate, perché le conoscenze scientifiche cambiano e si aggiornano nel tempo.
Servono più informazioni?

Contattami liberamente ed esponimi il tuo problema, ti risponderò al più presto.

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