I due grandi problemi dell’adolescenza sono trovarsi un posto nella società e, allo stesso tempo, trovare sé stessi.
Bruno Bettelheim, psicanalista
I ragazzi tra i 13 e 17 anni che arrivano per una visita ortodontica appartengono a due grandi categorie: quelli che sorridono serenamente su denti accatastati in modo improbabile e quelli che non sorridono mai a causa di un terrificante dislivello di mezzo millimetro tra i due incisivi centrali che notano solo loro.
Per entrambi è possibile raggiungere l’obiettivo di avere una bocca bella, sana e ordinata con la giusta ortodonzia per i ragazzi.
In più, nel percorso per arrivarci, i ragazzi scoprono almeno un paio di cose importanti su loro stessi:
- che sono capaci di costanza e impegno per affrontare la sfida di un percorso impegnativo, come è il trattamento ortodontico.
- che è possibile darsi obiettivi sul medio periodo e trarne anche una grande soddisfazione quando si arriva a raggiungerli.
Spesso con grande sorpresa dei loro genitori.
Ecco alcuni esempi dei problemi più frequenti visti prima e dopo il trattamento.
Gli apparecchi ortodontici che si utilizzano in questa fascia di età sono solitamente fissi, cioè “incollati ai denti.
La durata del trattamento dipende dal tipo di problema e dall’età, ma di norma può andare da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi.
Un aspetto importante che riguarda anche l’ortodonzia per i ragazzi è quanto succede DOPO la rimozione dell’apparecchio. Da questo momento in poi inizia la fase più delicata del trattamento, perché dipende dalla costanza e dalla collaborazione del paziente: la fase di contenzione.
Non c’è una regola valida per tutti, ogni situazione è a sé, ma una buona precauzione è fare controlli periodici per intercettare nel tempo eventuali problemi.